Ha fatto ridere mezza Italia, ma con i suoi genitori Michela Giraud non ci è ancora riuscita.
«E quando mi vedono sui giornali o in tv, il loro commento tipo è: “Vabbé e quindi?”». Si definisce una «bambina ribelle, da sempre. Vengo da una realtà borghese, in cui sono stata molto redarguita. Il risultato è che ho fatto di testa mia». Lo stesso approccio che ha in CCN – Comedy Central News, show che per il secondo anno torna a condurre, dal 14 maggio, su Comedy Central (canale 128 di Sky).
In un anno sono cambiate tante cose.
«Si, adesso voglio un figlio, un marito. Ok, nulla di questo. Nella prima edizione prendevo le misure, ora me la sono davvero goduta».
Cosa vedremo?
«Voglio portare l’isteria di certi ambienti tv. Una volta ho sentito un regista bestemmiare alle quattro del pomeriggio era nello studio da cinque minuti. Farò tornare in onda frasi tipo “inginocchiati””sei qui perché ci sono io”… però dette da me che ho cinque anni di carriera alle spalle. Cerco anche di vessare un’autrice ma lei mi risponde. E lo stesso faranno i miei ospiti. Nello mio salotto spin-off dello show ho tre opinionisti che mi trattano malissimo.
Chi sono?
«Esponenti delle categorie del politically correct: c’è una ragazza cinese, uno che si autodefinisce della lobby gay. E ho voluto portare in studio anche chi non ha più voce: i maschi bianchi eterosessuali; loro non contano più nulla».
Il politically correct non la spaventa insomma.
«È un’altra isteria. Ho riempito il programma di scorrettezze così la gente impazzirà non saprà più contro cosa scagliarsi in particolare».
Soddisfatta dei suoi ospiti?
«Molto. Il primo sarà Roberto Saviano; gli ho detto: guarda non mi attaccare pippone qua che non è il caso… è stato molto simpatico».
Ritroverà anche diversi colleghi di «Lol».
«Un programma comico così mancava da “Zelig”. La gente ne aveva bisogno. È stata un’esplosione incredibile… se avessi saputo…».
In che senso?
«Quando ho scoperto il cast prima di registrare volevo piangere; fare come i bambini quando dicono alla mamma: “Mi vieni a prendere?”. Ecco. Avevano tutti una grande esperienza mi è preso un colpo e volevo scappare. Poi ho deciso di buttarmi».
Chi l’ha fatta più ridere?
«Lillo. Ma ho legato molto con Pintus anche se all’inizio non ci eravamo compresi. Lui è un maestro nel saper stare al centro dell’attenzione: mi ha dato consigli è stato carino».
La sua vetta è stata la canzone «Mignottone pazzo».
«Un brano in cui analizzo con molto cinismo il mio atteggiamento patetico quando una persona mi ha lasciato. Siamo al limite del trash si rasenta ma è piaciuta e Amazon mi ha chiesto di inciderla».
Uscirà un cd?
«Chissà. Potrei ambire a rovinare la musica italiana».
C’è chi crede che le donne facciano meno ridere degli uomini.
«Per gli hater io non faccio ridere mai. Ma degli stereotipi non mi sono
mai curata».
Propositi per il futuro prossimo?
«Girare un film con Sorrentino. E un appello non so più quanti glie ne ho fatti. Sono la sua stalker. Paolo se ci sei batti un colpo. Va bene qualsiasi ruolo anche quello di un passante frettoloso o della suora nana che fuma».